ALBEROBELLO, DOPO LO SCIOPERO DEGLI AMBULANTI INCONTRO CON QUESTORE E PREFETTO

di Savino Montaruli



Un’altra giornata di agitazione degli Ambulanti del mercato settimanale di Alberobello. Così come autorizzata dalla Questura di Bari si è svolta la Manifestazione che ha messo in rilievo ulteriori elementi di una situazione gravissima che va avanti da marzo 2020 con ambulanti che da oltre un anno non esercitano le loro legittime attività pur essendo in possesso di autorizzazioni. Una protesta che ha fatto registrare ulteriori elementi di gravità inaudita come, ad esempio, posteggi occupati da alcuni manufatti quindi l’impossibilità di poterli occupare legittimamente da parte degli Ambulanti. La realizzazione di ulteriore documentazione audiovisiva prodotta sul posto, dalla quale emergono con ancor più evidenza le situazioni di pericolo per cittadini, consumatori, avventori ed operatori del mercato già denunciate e facenti parte del fascicolo che i Carabinieri di Alberobello hanno trasmesso alla Procura della Repubblica, sarà oggetto, nei prossimi giorni, di consegna direttamente al Questore ed al Prefetto di Bari con la richiesta di interdizione di quell’area ad attività mercatale quindi il ripristino delle precedenti aree in Piazza del Popolo ed aree adiacenti e confinanti delle quali gli operatori sono oggi in possesso di autorizzazioni ma viene impedito loro di esercitare in quei luoghi. Anche per la giornata odierna, al fine di contemperare diverse esigenze garantendo a tutti il diritto al lavoro, era stata presentata la richiesta di utilizzo di quelle aree ma senza nessun riscontro da parte del comune. Nelle prossime ore ulteriori aggiornamenti di una situazione delicatissima che anche oggi ha messo in evidenza le difficoltà di operare in tale area tanto è vero che quei pochissimi del settore non alimentare che hanno operato nell’area adiacente l’ortofrutta, hanno continuato ad avere difficoltà a causa degli spazi degli stalli di gran lunga inferiori alle necessità essendo quindi costretti ad occupare spazio in eccedenza rischiando multe e sanzioni di migliaia di euro. Pochissimi i consumatori giunti a Popoleto e di quella mole di turisti, di quella scia di turisti provenienti da ogni dove neppure l’ombra. Un’ulteriore dimostrazione di quanto le motivazioni alla base del trasferimento contestato siano state tutte palesemente smascherate.

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