La Confcommercio ritiene che il DUC sia una priorità assoluta per lo sviluppo urbano e che possa essere una new commerce. L’associazione sta portando il proprio contributo di idee e di esperienza per una città intelligente proseguendo così nell’iter per l’attuazione del programma di interventi finalizzati alla sua costituzione.
Ma cos’è il “Distretto Urbano del Commercio”? Istituito con la legge regionale 11 del 2003, per valorizzare e promuovere il commercio urbano nei centri cittadini. Soggetti fondamentali per la creazione del distretto, l’amministrazione comunale e le associazioni di categoria. A premere l’acceleratore per l’attuazione la principale associazione rappresentativa del settore commercio la locale Confcommercio impegnata da diversi mesi nello step procedurale.
L’obiettivo dei DUC (un modello di programmazione che è presente con buoni risultati anche in altre regioni italiane) è quello di dare ai diversi territori, con caratteristiche omogenee, strumenti per una riqualificazione del commercio con particolare attenzione alle politiche di servizio per i cittadini. Non a caso la nascita dei Distretti è stata sollecitata alla Regione Puglia (Regolamento n. 15 del 15 luglio 2011) dalle associazioni di categoria come risposta per contribuire alla creazione di una diversificata ed efficiente rete commerciale. Una rete che affiancasse in modo efficace e moderno il commercio al dettaglio nel centro delle aree urbane a quello assicurato dalla grande distribuzione nelle periferie.
Ma i Distretti, così come previsti dalla normativa, possono rispondere anche ad altre funzioni. Non a caso sono previsti dalla normativa tre tipologie di distretti: distretti diffusi, urbani e metropolitani, a seconda della dimensione dell’area che diventerà un DUC.
In questo senso sono molte le possibilità che si aprono per le Amministrazioni Locali che vogliono usare i DUC come modello di programmazione urbana.
Per essere però realmente efficaci, però, i DUC dovranno: