BISCEGLIE: INTITOLATO A DINO ABBASCIA' IL MERCATO ORTOFRUTTICOLO



Nel pomeriggio di mercoledì 23 luglio il mercato ortofrutticolo di Bisceglie è stato intitolato al Cav. Dino Abbascià, indimenticato imprenditore biscegliese emigrato all’età di 13 anni a Milano, dove si è affermato professionalmente, fino a diventare Consigliere di Confcommercio Milano, membro della Consulta del presidente di Confcommercio, presidente nazionale di Fida (Federazione italiana del dettaglio alimentare) e del Sindacato Milanese Dettaglianti Ortofrutticoli. Nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e insignito della Medaglia d'oro alla Memoria (Ambrogino d'oro) del Comune di Milano, Abbascià fu anche presidente dell'Associazione dei pugliesi a Milano.

La cerimonia, a cui hanno partecipato molti cittadini insieme ad assessori e consiglieri comunali, è stata caratterizzata dalla presenza di ospiti illustri che hanno voluto onorare la memoria di Dino Abbascià: il Presidente Nazionale di ConfCommercio, Carlo Sangalli; l’On. Francesco Boccia; il cantante Al Bano Carrisi, in qualità di amico personale e della famiglia Abbascià; Donato Abbascià, fratello di Dino; Alessandro Ambrosi, Presidente di ConfCommercio Bari e Bat; Giuseppe Selvaggi dell'Associazione regionale Pugliesi a Milano.

La manifestazione, organizzata dal Comune di Bisceglie con la collaborazione di ConfCommercio Bisceglie e dell’Associazione Regionale Pugliesi, si è aperta con lo scoprimento della targa di intitolazione della struttura di Corso Garibaldi a Dino Abbascià, preceduta dalla benedizione di Don Mauro Camero e accompagnata dall’inno nazionale eseguito dalla Banda Biagio Abbate – Città di Bisceglie. Successivamente la serata, presentata da Tommaso Amato, è proseguita con gli interventi delle personalità presenti, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano.

“Bisceglie ricorderà sempre Dino Abbascià come uno dei suoi figli migliori”, ha sostenuto il Primo Cittadino di Bisceglie, ringraziando gli ospiti per la loro presenza. “Dino è stato il simbolo delle famiglie emigrate a Milano, in cerca di riscatto sociale, emblema di una vita vissuta con coraggio, tenacia, pienezza, e l'orgoglio di essere figlio del Meridione. La sua vita ha dato fiducia ai più giovani, dimostrando che possono essere attori del loro futuro, protagonisti della propria vita, attraverso la dedizione, l'impegno, la sensibilità”.

“Abbascià è stato uno degli uomini-simbolo dell'operosità milanese, il mercato era sua scuola di vita e questa la sua terra”, ha rimarcato il Presidente Nazionale di ConfCommercio, Carlo Sangalli. “Raramente ho conosciuto una persona così preparata nei suoi incarichi, un patrimonio enorme per Confcommercio. Dino ha sempre scelto di restituire più di quanto avesse ricevuto, non ha mai dimenticato da dove venisse né dove volesse andare”.

“Dino era il simbolo del riscatto di un Sud che non chiede permesso di fare ma che fa, produce, si integra, guida i processi di trasformazione”, ha sottolineato l’On. Francesco Boccia. “È l'impegno di uomini come Dino che hanno fatto grande la nostra terra, la Puglia e il nostro Paese, che sa essere migliore se fa degli esempi migliori un punto di riferimento. E Dino è stato, è e sarà sempre un esempio per tutti”.

“Ci accomunava il Sud, la voglia di fare, di dire ‘esisto e ve lo faccio vedere’, sempre col sorriso sulle labbra”, ha detto Al Bano Carrisi. “Eravamo due terroni che si sono incontrati a Milano e hanno stretto un’amicizia straordinariamente forte che ci ha legato sempre. Dino è una di quelle Personalità che rimangono anche se non ci sono più”, ha detto il noto cantante, che ha intonato, interagendo con il pubblico, le celebri melodie di “Felicità” e di “Amara terra mia” di Domenico Modugno.

Le commosse parole di Donato Abbascià, fratello di Dino, hanno preceduto l’ultimo intervento della serata, di Giuseppe Selvaggi, dell'Associazione regionale Pugliesi a Milano. “Attraverso il ricordo di Dino Abbascià si rende onore alle tantissime persone che hanno seguito il suo percorso e il suo esempio, lavorando duramente e proficuamente a Milano, contribuendo a creare credibilità per tutti coloro che sono arrivati dopo”

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