IL RITORNO DELLA BOLKESTEIN PER GLI AMBULANTI?

di Savino Montaruli



Sta suscitando polemiche e preoccupazioni quanto ascritto dal Premier Draghi riaffermando il no alle proroghe automatiche delle concessioni ambulanti, già previste per legge, invitando addirittura i comuni italiani “a ricorrere allo strumento della disapplicazione delle norme nazionali per contrarietà con la disciplina e i principi di diritto europeo a presidio della concorrenza, adottando una disciplina delle procedure di assegnazione delle concessioni di posteggio coerente con i menzionati principi in materia di durata, criteri di selezione, e assenza di rinnovi automatici” .

La reazione degli Ambulanti italiani, in concomitanza con le manifestazioni che si stanno tenendo in questi giorni a cura delle Sigle romane contro la Raggi, è secca e decisa e si alza dalla Puglia da dove le Associazioni reagiscono dichiarando: “i 178mila Ambulanti d’Italia si trovano oggi in mezzo ad una diatriba tutta politica. Questa bagarre sta mettendo seriamente a rischio la procedura già avviata a dicembre scorso da parte di tutti i comuni d’Italia per il rinnovo automatico delle concessioni ambulanti, come previsto dalla legge italiana vigente. Nella sua risposta al Question Time alla Camera, nei giorni scorsi, ci aspettavamo che il Ministro allo Sviluppo Economico  Giancarlo Giorgetti mettesse direttamente la parole fine a questa diatriba ma così non è stato. Infatti ci preoccupano non poco le sue parole e non ci tranquillizzano quando egli afferma semplicemente che sarebbe in corso una verifica dei profili concorrenziali in relazione al rinnovo delle concessioni e che si starebbe preoccupando di valutare iniziative per rendere  comportamenti uniformi su tutto il territorio, senza peraltro specificare quali siano queste iniziative che, a questo punto, non escluderebbero la messa a bando dei posteggi. Vogliamo ricordare al Ministro Giorgetti che il termine per la conclusione del procedimento è fissato al 30 giugno 2021 quindi fra qualche mese ed a procedure già avviate qualunque decisione contraria al rinnovo automatico, che tanto abbiamo voluto e per il quale ci siamo battuti, sarebbe deplorevole ed assolutamente inaccettabile”.

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