ALBEROBELLO, SPOSTAMENTO TEMPORANEO FINO AL PERIODO DI STATO DI EMERGENZA

di Savino Montaruli



La risposta alla nota di CasAmbulanti e Fiva Confcommercio arriva il 10 giugno 2021, a firma del Comandante della Polizia Locale Com. Capo Vito Aquilino e della Responsabile del Servizio dott.ssa Livia Schiavone. “Una risposta sommaria e non esauriente”: Così viene definita dai rappresentanti sindacali di CasAmbulanti e di Fiva Confcommercio.

A chiarire la vicenda sono proprio i due rappresentanti pugliesi di categoria, per nulla rassegnati ed intenzionati a portare avanti questa battaglia di civiltà per salvare il mercato settimanale di Alberobello in centro, dichiarando: “dalla nota comunale apprendiamo la dichiarazione che trattasi di “spostamento temporaneo del mercato settimanale non alimentare in c.da Popoleto in Alberobello, fino al periodo di permanenza dello stato emergenziale da pandemia Covid19”. Questa affermazione conferma la nostra tesi che trattasi proprio di uno “spostamento temporaneo di mercato” quindi da assoggettare a tutte le norme di cui all’art. 5 del Regolamento regionale 28 febbraio 2017, n. 4 -­‐ L.r. 16 aprile 2015 n. 24 “Codice di commercio” : articolo 3, comma 1, lettere h) e j): Criteri e procedure per la concessione dei posteggi su aree pubbliche. Regolamento attuativo”, al comma 4 prevede che: “Nel caso di spostamento o trasferimento del mercato, l’assegnazione dei posteggi agli operatori già titolari di concessione nel mercato oggetto di spostamento o trasferimento avviene sulla base dei criteri di cui all’articolo 30, comma 4 della legge e degli articoli 7 e 8 del Regolamento, senza necessità di esperire le procedure del bando regionale. In tal caso per anzianità di presenza si intende quella acquisita nel posteggio del mercato oggetto dello spostamento o trasferimento. A tal proposito, invece, la nota comunale resta molto vaga e, a nostro avviso, non soddisfacente rispetto all’osservanza della suddetta legge e Regolamento regionale, in quanto si afferma, genericamente, che gli uffici preposti sarebbero stati “costretti” a concentrare l’ubicazione dei concessionari presenti in un’unica via”. Poi ancora: “qualora si rendesse necessario dalla presenza di ulteriori operatori, si procederà all’assegnazione mediante occupazione degli ulteriori spazi”. A proposito delle assegnazioni nella nota si comunica che: “gli uffici hanno predisposto l’assegnazione dei posteggi provvisori tenendo conto del criterio dell’anzianità e della particolare conformazione della zona individuata, in base alle norme in vigore”. Tutte le suddette affermazioni – proseguono i due rappresentanti – non trovano riscontro negli atti comunali. Infatti a proposito di quelli che sono gli spostamenti di allocazione dei posteggi occupati, questo non è consentito dalla norma e nessuna sedicente esigenza di concentrazione dei posteggi può consentire tale deroga alle assegnazioni ufficiali quindi quelle occupazioni fuori posteggio sono “abusive” e sanzionabili pesantemente, secondo la norma vigente, avendo così messo a rischio gli operatori che potrebbero vedersi arrivare multe salatissime per aver eventualmente occupato posteggi diversi da quelli assegnati loro. In merito, invece, ai criteri di assegnazione dei posteggi anche in questa circostanza la nota comunale deve indicare se e con quali criteri siano state elaborate le graduatorie degli aventi diritto; dove e quando siano state pubblicate nell’Albo pretorio comunale; dove sia l’ordinanza o la determina dirigenziale che abbia stabilito la facoltà di proporre ricorso avverso la graduatoria (se esista) da parte dei concessionari aventi diritto alla riassegnazione e in che modo sia avvenuta, cosa mai avvenuta, la scelta dei posteggi da parte dei concessionari, visto che non è assolutamente né prevista né contemplata dalla norma l’assegnazione d’Ufficio o altre forme di deroga alle rigide disposizioni normative vigenti. Palesi incongruenze che saranno ora oggetto di valutazione anche da parte degli uffici legali delle Associazioni CasAmbulanti e Fiva Confcommercio, con l’individuazione di eventuali responsabilità, omissioni e/o abusi. Una situazione paradossale che avrebbe potuto essere evitata se solo il comune avesse recepito le nostre proposte, non per ultima quella di una frequenza alternata, in forma quindicinale, della metà degli operatori per ciascun turno, fino al termine dell’emergenza pandemica. Evidentemente la questione ideologica legata a questo trasferimento assurdo ha preso il sopravvento. Intanto nell’area mercatale di c.da Popoleto si registra un calo dei flussi di consumatori di oltre l’80% a dimostrazione che l’area è assolutamente improponibile, penalizzante ed inaccettabile” – hanno concluso i rappresentanti delle due associazioni di categoria degli ambulanti.

 

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