SAN MARCO IN LAMIS, AMBULANTI DEL MERCATO SUL PIEDE DI GUERRA. “UNA PASQUA SENZA COLOMBA”

di Savino Montaruli



Dopo la sospensione del mercato di mercoledì 30 aprile a San Marco in Lamis, con la protesta delle Sigle di Rappresentanza fortemente contrariate dalla decisione unilaterale nonostante fosse stato aperto un tavolo di concertazione a Palazzo di Città, un’altra doccia freddissima arriva dalla penna del Sindaco Michele Merla il quale, contrariamente a quanto già concordato con le Associazioni di Categoria rispetto ad un eventuale trasferimento di tutte le postazioni di vendita in altra area, ha deciso di trasferire parzialmente gli operatori del mercato che contestano tale decisione.

Una contestazione che si è trasformata anche in una diffida trasmessa dalle associazioni degli operatori del mercato indirizzata al Sindaco, al Segretario Generale del Comune di San Marco in Lamis, al Dirigente comunale Settore Attività Economiche SUAP, alla Dirigente Settore Attività Economiche e Mercati della Regione Puglia ma anche al Prefetto di Foggia. Nella diffida si contesta anche la procedura assolutamente difforme dal vigente Codice del Commercio della Regione Puglia adottata dall’Ufficio comunale per la riassegnazione dei posteggi e per l’elaborazione della graduatoria.

 

Alla contestazione delle procedure adottate dal comune di San Marco in Lamis hanno aderito le Sigle di Rappresentanza: CasAmbulanti – UniPuglia, GIOIA, Confcommercio Foggia, Confesercenti San Severo, ANA Lucera le quali hanno preannunciato iniziative di protesta che si svilupperanno nei prossimi giorni.

 

I Rappresentanti hanno dichiarato: “è stata una domenica molto movimentata. Notizie che si rincorrevano ed ecco che arriva la decisione del Sindaco Merla che rende molto amara la Pasqua degli Ambulanti del mercato del mercoledì. Con tutti i colleghi, Rappresentanti delle Associazioni di Categoria, avevamo garantito la collaborazione massima per giungere alla decisione condivisa alla sola condizione che a trasferirsi fossero tutti i 131 concessionari di posteggio e non solo una parte di essi. Il rispetto delle regole è sacrosanto e non possiamo accettare condizioni capestro che mettono a rischio l’operatività degli ambulanti in un drammatico periodo di crisi persistente. Siamo uniti nel rigettare un’ipotesi di sdoppiamento che avevamo già bocciato. Il Sindaco Merla, nel secondo incontro, aveva dichiarato che in realtà la divisione del mercato avrebbe causato malumori e avversione. Perché dunque ha cambiato idea adottando una decisione diversa? Chi sta condizionando l’operato dell’amministrazione comunale che con le Sigle di rappresentanza aveva stabilito un percorso diverso? Siamo davvero demoralizzati, delusi ma non rassegnati quindi proseguiremo anche a San Marco in Lamis ad affermare i principi di salvaguardia e tutela dei diritti acquisiti dagli operatori ma anche delle migliori condizioni per utenti, avventori e consumatori”.

 

 

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