ANDRIA, BRUCIAVANO RIFIUTI IN UN SITO ABUSIVO

di Savino Montaruli



La notizia del sequestro di un sito destinato a raccolta abusiva di rifiuti a ridosso dell’abitato di Andria, nei pressi della tangenziale, suscita reazioni in città. Al compiacimento per l’operazione che ha portato al sequestro ed al deferimento di alcuni soggetti all’Autorità Giudiziaria da parte del Comitato Quartiere Europa di Andria, storica Associazione iscritta alla 4^ Sezione Ambiente del Forum delle Associazioni iscritte all’Albo comunale si contrappongono anche riflessioni sul ritardo con il quale spesso si giunge a questi risultati. Un ritardo che rischia persino di vanificare il risultato in quanto, nel caso in specie dove a rischio è non solo l’Ambiente ma anche la salute pubblica, la prevenzione è elemento fondamentale. In questo caso le segnalazioni sui roghi illegali che sarebbero stati consumati in quel sito abusivo nel tempo, risalgono a tantissimi mesi fa, anzi anni ma solo ora si giunge a tale individuazione e questo non soddisfa appieno i componenti del Comitato che aggiungono: “sicuramente l’operazione va esaltata e il risultato è anche la conseguenza delle nostre ripetute azioni, tra cui anche un esposto presentato molto tempo fa proprio tramite il Comando della Polizia Locale di Andria allora guidato dal Comandante Riccardo Zingaro. Se tutti quei roghi, tutti quei veleni aerodispersi avrebbero potuto essere evitati? La risposta è chiara, quasi scontata” – concludono dal Comitato

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